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Percorsi di legalità alla scuola "Giovanni Falcone" Fulvio Alfano, figlio di una vittima di mafia: "Non abbassate mai la testa"

percorsi di legalità
ven 23 mag, 2025

“Schiena dritta e non abbassate mai la testa”. È il messaggio lanciato ai ragazzi della scuola “Giovanni Falcone” da Fulvio Alfano, agente della polizia locale di Anzio, figlio di Beppe, giornalista assassinato dalla mafia l’8 gennaio 1993. È stato il primo incontro di “Percorsi di legalità” che l’amministrazione comunale ha voluto tenere nella scuola dedicata al magistrato ucciso, proprio in occasione del 33° anniversario della strage di Capaci.

“Iniziamo da qui, da questa scuola che porta il nome di un magistrato ucciso dalla mafia insieme alla moglie e alla scorta, un programma di iniziative che ci accompagneranno per tutta la consiliatura – ha detto il sindaco, Aurelio Lo Fazio - Avremo vittime di reato, scrittori, giornalisti e magistrati che testimonieranno quanto gli è accaduto o il loro impegno nella lotta al malaffare. Sono “percorsi” che vogliamo fare insieme, soprattutto ai giovani, per ricordare anzitutto che l’impegno civile è il primo passo per contrastare la criminalità comune e organizzata, insieme al rispetto delle regole. La criminalità organizzata mina il vivere civile, fino a toglierci la libertà, e questo non possiamo permettercelo”.

Fulvio Alfano, che all’epoca aveva 10 anni, in alcuni passaggi si è comprensibilmente commosso ma ha tenuto a sottolineare come l’esempio paterno e quello della sua famiglia sono stati sempre il modo per andare avanti “e guardarsi allo specchio ogni mattina”. Beppe Alfano venne ucciso per aver dato fastidio, con i suoi articoli, agli affari della mafia messinese. “Ci aveva messo in guardia – ha raccontato il figlio – sapeva di essere a rischio. Avevano anche provato a offrirgli del denaro per farlo smettere, rispose che Alfano non aveva prezzo”. 

All’incontro sono intervenuti anche il dirigente scolastico, Vito Chiariello, e l’assessore all’istruzione Alessandra Ciotti, presenti fra gli altri i consiglieri comunali Serena De Lucia, Oriana Di Ventura, Mauro De Lucia e il presidente del consiglio comunale, Gabriele Federici. L’iniziativa è stata aperta dalla proiezione di un commovente video realizzato dai ragazzi che parte dalla storia di Peppino Impastato, altra vittima di mafia, e dall’inaugurazione di una “panchina della legalità”.

Questa mattina, nello stesso istituto, si era tenuta la deposizione di un omaggio floreale da parte del sindaco ed era partita la “marcia della legalità” fino alla caserma dei carabinieri, presenti per il Comune il presidente del consiglio comunale Gabriele Federici e quello della commissione pubblica istruzione, Ciro Nutello, che proprio in commissione ha approvato i “percorsi” destinati alle scolaresche.

 

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